Il Salento è una meta di riferimento del turismo balneare italiano. La costa del Tacco, tra versante ionico e adriatico, accoglie ogni estate migliaia di turisti provenienti da ogni parte del Belpaese e anche al di là dei confini nazionali e che riempiono ogni hotel, b&b e residence Salento. Settembre riporta il territorio in uno stato di quiete, cessano gli eventi, si svuotano i centri turistici, resta un turismo diverso, non di massa, meno mainstream, poco altisonante ma del tutto particolare e suggestivo; è il turismo dell’arte antica, dei borghi arroccati nella roccia, del visitatore che non si lascia ammaliare dalle acque trasparenti e che sa guardare altrove.
Otranto
Otranto è una delle mete più conosciute del contesto salentino, perla che accarezza il litorale adriatico nel suo punto più azzurro e che, ogni giorno, saluta il primo sole d’Italia. Inserito nell’elenco ANCI dei borghi più belli d’Italia, il centro idruntino regala un dedalo di stradine anguste in cui sembra che il tempo si sia fermato; fascino esoterico e suggestioni artistiche si susseguono per le vie all’interno della porta che dà accesso al borgo antico. Il castello di Otranto regala la possibilità di scrutare l’orizzonte marino da una posizione privilegiata, sormontando la pietra che scolpisce la città e che si esalta intorno alle costruzioni monumentali più suggestive. Otranto è la città che fu teatro dello sterminio di 813 cittadini locali, giustiziati dalle milizie ottomane nel 1470 perché rifiutarono di convertirsi all’Islam; ed è la città che accoglie il mosaico pavimentale più grande d’Europa, misterioso, affascinante e inestricabile.
Presicce
Al pari di Otranto, anche Presicce fa parte dell’elenco stilato e aggiornato costantemente dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Una cittadella da appena 5.000 abitanti, disegnata nel profondo Sud del Salento. Il borgo è conosciuto come la “Città degli Ipogei”, per via dei numerosissimi frantoi sotterranei che personalizzano il tracciato rurale che scherma la città. Ma è anche la città dei monumenti religiosi, delle chiese antiche e dei palazzi civili, alternati in maniera quasi scientifica tra un tornante e un vicolo.
Specchia
Ultimo comune leccese insignito dall’ANCI è Specchia, distante pochi chilometri da Presicce e di pari dimensioni. Il borgo ha preservato e mantenuto il suo assetto medievale, la pietra viva è l’elemento distintivo che dona colore e caratterizzazioni d’arte al posto. La città si accende tra chiese barocche, gotiche e bizantine, architetture civili che riscrivono su pietra la storia delle famiglie che la governarono e dei poteri di cui erano espressione diretta. ed oggi è sempre lì, manifesto impagabile di un’epoca che non può più esistere ma che continua a mostrarsi.
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