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Carnevale in Sardegna: l'occasione giusta per una vacanza | Trip'N'Blog

Carnevale in Sardegna: l’occasione giusta per una vacanza

Categoria: Archivio DA VEDERE
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Un buon momento per trascorrere le vacanze in Sardegna è il periodo di Carnevale, che nell’isola diventa un’occasione speciale per conoscere alcune delle tradizioni più suggestive. Nel 2014 il Carnevale coincide col periodo che va dalla fine di febbraio all’inizio di marzo, anche se in diversi paesi la prima uscita delle maschere avviene in occasione della festa dedicata a Sant’Antonio Abate, dove si assiste all’accensione di grandi falò.

 

Sono soprattutto i paesi dell’interno, ossia quelli della Barbagia, che organizzano le manifestazioni carnevalesche più rappresentative dell’isola.

 

A Mamoiada i riflettori sono puntati sui Mamuthones, maschere tra le più importanti e conosciute del Carnevale in Sardegna. Vestiti di pelli, i Mamuthones indossano una maschera di legno scura dall’espressione imperturbabile e affascinante. Portano una grande quantità di campanacci appesi sulla schiena e procedono in fila indiana saltando a ritmo, producendo così un suono intrigante ed inconfondibile. In questa processione danzata vengono guidati dagli Issohadores, i lanciatori di soha (laccio), dai costumi coloratissimi, che li comandano con lunghe funi.

 

In un altro paese, ad Ottana, i protagonisti sono Sos Boes (i buoi), che indossano maschere di legno dalle corna allungate e Sos Merdules (i contadini), che cercano di tenere a bada i Boes. Questi ultimi creano scompiglio tra la gente, si ribellano e si scagliano contro il Merdule che, con corde e bastoni, cerca di ricondurli all’ordine.

 

Ad Orotelli, invece, la maschera principale è quella del Thurpu (lo storpio), con la faccia dipinta di nero e vestito di lunghi pastrani in orbace: esso impersona i protagonisti della vita quotidiana del pastore. Il giorno di Martedi Grasso i Thurpos offrono da bere agli spettatori e li guidano nelle loro danze.

 

S’Urzu (l’orso) è la maschera protagonista di Ula Tirso: la sua particolarità consiste nel portare come copricapo una grossa testa di cinghiale. È affiancato da Sos Bardianos (i guardiani), che inveiscono su di lui, e da Su Omadore (il domatore) che lo invita ad una danza scomposta, che secondo la tradizione allontana le maledizioni e porta alla comunità benessere e fertilità.

 

Un altro carnevale particolare va in scena a Bosa, dove la maschera principale è quella de Is Attittadorasa, uomini vestiti da vedove che eseguono una sorta di sgangherato lamento funebre. Il Martedi Grasso viene bruciato sulla piazza il fantoccio di Giolzi (Re Giorgio), a simboleggiare la fine del carnevale.

 

Legate alle manifestazioni equestri sono il Carnevale di Oristano e di Santu Lussurgiu: nel primo va in scena la Sartiglia, l’evento più rappresentativo del Carnevale in Sardegna. La figura che domina è quella di Su Componidori, un cavaliere che dopo un affascinante rituale di vestizione si trasforma nel re della festa. I cavalieri che partecipano alla Sartiglia lanciano i propri cavalli in uno sfrenato galoppo nelle vie del centro con l’obiettivo di infilzare con una spada una stella d’argento appesa lungo il percorso. L’evento prevede inoltre lo straordinario spettacolo delle pariglie: divisi in gruppi di tre, i cavalieri compiono coraggiose ed emozionanti coreografie sui cavalli.

 

A Santu Lussurgiu, nell’oristanese, si svolge invece Sa Carrela ‘e nanti (la strada davanti), una delle corse a cavallo più spericolate che si svolgono in Sardegna. I cavalieri, divisi in gruppi di due o tre, vestiti coi costumi della tradizione, si lanciano dandosi il braccio a vicenda lungo una via del paese stretta e in discesa.

 

Merita di essere citato anche il Carnevale di Tempio, nel nord dell’isola, che prevede la sfilata di grandissimi e coloratissimi carri allegorici tra i quali spicca il fantoccio di Re Giorgio, simbolo del carnevale.

 

Questi sono solo alcuni degli eventi legati al Carnevale in Sardegna, sicuramente i più rappresentativi, ma praticamente in ogni paese dell’isola è possibile assistere a manifestazioni colorate, divertenti e legate alla tradizione locale.

 

La soluzione ideale in termini di comodità, praticità e soprattutto economicità per chi vuole immergersi nel carnevale isolano è affittare una casa vacanza Sardegna, che offre la possibilità di integrarsi meglio con la realtà locale e di scoprire e apprezzare la cordialità e l’ospitalità dei sardi, che in questa occasione risultano elementi importanti per farsi coinvolgere in maniera profonda e totale nei festeggiamenti.

 

Publicato: 21/2/2014Da: tripnblog

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