Assolutamente da non perdere nel capoluogo lombardo la mostra che è stata inaugurata oggi al Palazzo Reale, prima retrospettiva mai realizzata in Italia dedicata alla figura del pittore Edward Hopper (1882-1967), ormai riconosciuto come uno degli artisti più importanti del XX secolo e padre del Realismo statunitense.
Con l’esposizione di oltre 160 opere si consente al visitatore di ripercorrere la carriera di Hopper: finalmente una delle poche figure chiave dell’arte d’Oltreoceano del secolo scorso viene in Italia omaggiata con un doveroso tributo reso possibile dalla collaborazione del Comune di Milano con la Fondazione Roma, Artemisia, il Whitney Museum of American Art (depositario dell’opera omnia di Hopper) e la Fondation Hermitage di Losanna. Le città citate, Roma e Losanna, saranno quelle che ospiteranno la mostra itinerante dopo Milano ( dove la personale sarà visibile fino al 24 gennaio).
Rigoroso ordine cronologico per sette aree tematiche (Autoritratti, Formazione e prime opere, Hopper a Parigi, La definizione dell’immagine: Hopper incisore, L’elaborazione di Hopper: dal disegno alla tela, L’erotismo di Hopper, I concetti essenziali: il tempo, lo spazio, la memoria) per un artista che come pochi altri ha saputo rappresentare la società americana, soprattutto nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, mettendo in luce l’atmosfera rarefatta e malinconica di figure solitarie e dove l’incomunicabilità dell’uomo moderno emerge con inquietante realismo.
Ricordiamo gli orari: della mostra a Milano: Tutti i giorni dalle 9:30 alle 19:30. Lunedì dalle 14:30 alle 19:30 e Giovedì dalle 9:30 alle 22:30.
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