La mia prima vacanza dell’estate 2017 è stata una piccola fuga. Fuga dalla città ma anche… fuga dagli amici con le loro solite proposte. Se c’è una cosa che mi mette ansia, appena arrivano i primi caldi, è andare al mare nel weekend. Sì, ansia: non la trovo affatto rilassante come idea, anzi credo che sia di una tristezza abissale, a meno che uno non abiti vicino alle cose sicule o sarde: in quel caso nulla da dire se non “magari”! Per chi invece sta al nord, come me, a volte il venerdì corto aziendale è quasi una beffa… Via dall’ufficio e dalle mille persone da gestire, ma anche via dall’aria condizionata: ora che si fa? Chiudermi in casa sotto al Daikin non lo prendo nemmeno in considerazione…
Mi è capitato a volte di cedere e di andare in spiaggia con qualche amico, magari anche fermandomi l’intero weekend… Ma non fa per me. Cuocermi sotto il sole è un supplizio, ogni volta mi sono portato un sacco di libri per nulla (troppo sole per leggere, troppo farlocca l’ombra tra le pietre o sotto l’ombrellone) e poi per quanto noi non si vada nelle spiagge di massa, comunque distantissime dalla Lombardia, sicuramente c’è troppa gente per i miei gusti. Perché per i miei gusti, in vacanza di gente attorno a me non ce ne deve essere proprio!
E voi direte: allora sei perfetto per la montagna… Invece no! In montagna ci vado, certo, ma durante le mie vacanze lunghe. Andarci per due giorni significa riposare al fresco senza godersela a pieno e tornare a casa col magone e la voglia di mollare tutto e aprirsi una malga! La montagna si prende con calma. Sì lo so, sono difficile, un turista difficile.
E’ che a me dover scegliere tra monti e mari sembra una baggianata. E quindi? E quindi per una vacanza breve viva il relax totale e il turismo culturale! La prima opzione è la mia preferita: l’idea di stare due giorni seduto o steso sotto l’ombra di un albero (e non sotto il sole!) a leggere uno o anche due libri, e alzarmi solo per bere qualcosa o fare una nuotatina in piscina… O mangiare, ovvio, perché se si viaggia è bello anche approfittare dei sapori tipici di ogni luogo! Bello no? Ecco a me piace così, con l’aggiunta magari di un po’ di arte e architettura da vedere la sera, al pomeriggio, o… se proprio Caterina (la mia compagna, santa donna iperdinamica ma paziente) insiste, per una gita in giornata. E così ho appena ascoltato il consiglio del mio direttore commerciale, Paolo, ed ho fatto una fuga dal caos davvero bello, che vi consiglio: mi sono preso tre giorni per andare in Veneto.
Il Veneto non è solo Venezia, e non è nemmeno… solo lavoro, come si pensa. Ho scoperto invece che è ricco di mete stupende, e che addirittura è una delle regioni più ricche di mete culturali e artistiche in Italia, tutte vicine tra loro. Abbiamo fatto un weekend lungo di compromesso: tanto relax e poi un giorno di gita come piace a Caterina. Ci siamo presi un hotel davvero bello, in posizione strategica al centro della regione: in pratica in mezz’ora eravamo a Padova e a Vicenza, in meno di un’ora a Verona e a Venezia (che ovviamente ho saltato, ma se vi piace si raggiunge in comodità!). Ci siamo fermati 3 giorni, e un giorno lo abbiamo dedicato alle prime due città d’arte: a Padova abbiamo visto ovviamente la Basilica del Santo e Prato della Valle, ma io mi sono innamorato del Battistero del Duomo, dipinto da Giusto de’Menabuoi, che mi ha lasciato con il naso in su, davvero sbalordito. Vicenza… Vicenza è un’opera d’arte totale, una città Unesco infatti: tantissimi i palazzi progettati da Palladio, un’eleganza formale assoluta. Paolo mi aveva parlato delle ville venete, sparse nella campagna, ma hanno davvero superato le nostre aspettative. Inoltre raggiungerle era veloce e comodo, e il nostro hotel stesso era una villa veneta.
Abbiamo alloggiato in
un 4 stelle ricavato da una villa storica, pieno di marmi freschissimi e preziosi, sale affrescate (una in particolare splendida, tutta decorata a stemmi), la piscina all’aperto e lui: il
parco alberato e ombroso che tanto desideravo. Pura quiete, ho divorato un libro intero in due giorni. Il pacchetto estivo dell’albergo comprende, inoltre, ottimo cibo: una degustazione di
salumi e formaggi veneti (promossi anche in questo, i veneti!), una cena ulteriore di degustazione e ovviamente ottimo vino tipico. Il pacchetto comprendeva anche le
mountain bike per visitare la campagna attorno alla villa… ma io ho lasciato questa avventura a Caterina.
La cosa che mi è davvero piaciuta del mio alloggio era la posizione, comodissima per andare ovunque in Veneto, ma immersa nella quiete: si sentivano solo gli uccelli cantare, e vi assicuro che per uno come me questo è proprio il massimo della vacanza.