C’è tempo fino al prossimo 30 maggio, dunque poco più di un mese, per vedere la bellissima mostra romana dedicata ad uno dei cantautori italiani più amati di sempre, il mai dimenticato Fabrizio De André. Dopo Genova e Nuoro, tocca ora alla Città Eterna rendere omaggio alla poetica musicale dell’artista genovese, con un percorso multimediale quantomai moderno e stimolante fatto di video, musica, testimonianze biografiche. Il tutto allestito in una cornice insolita, ovvero negli spazi espositivi del Museo dell’Ara Pacis.
Avrebbe compiuto 70 anni lo scorso 18 febbraio: invece ne sono passati già 11 dalla sua scomparsa: il vuoto che ha lasciato la morte di Fabrizio De André è e rimane incolmabile, ma la sua musica e la sua arte continuano ad emozionare generazioni e generazioni senza mostrare il benchè minimo cenno di invecchiamento. Niente di più facile, considerando lo stile unico e nettamente avanti con i tempi di De André, che dopo le tappe di Genova (sua città natale) e Nuoro (altra città fondamentale nella sua vita), viene ora omaggiato da Roma con una retrospettiva assolutamente da non perdere.
“Fabrizio De André. La mostra”, inaugurata lo scorso 24 febbraio negli spazi espositivi del Museo dell’Ara Pacis, offre l’occasione ai tanti estimatori di De André di “ritrovare” un vecchio amico, e a coloro che non conoscono molto il personaggio ma ne sono incuriositi, di approfondire la conoscenza di colui che con i suoi testi duri e poetici allo stesso tempo e con un timbro inconfondibile in un certo senso ha rivoluzionato la scena musicale italiana, fin dai lontani esordi nei primi anni Sessanta.
Quello che il visitatore compie è un autentico percorso multimediale ed emozionale, che è stato realizzato da Studio Azzurro, un gruppo di videoarte di prestigio internazionale che ha saputo creare un grande affresco intorno alla figura di De André, raccontando in modo originale la sua vita attraverso la musica, la poetica, i successi e le passioni dell’interprete di “La canzone di Marinella, “Bocca di Rosa” , “Il pescatore” solo per citare alcune delle sue tante, tantissime canzoni indimenticabili.
Un iter suggestivo che passa per quattro ambienti (la Poetica, la Musica, i Personaggi e i Tarocchi, La Vita) più una Sala Cinema (Fabrizio in video) e i Documenti nella nicchia sotto il monumento dell’Ara Pacis.
Insomma una mostra che consigliamo caldamente di vedere, ma altrettanto caldamente suggeriamo di non andarci nei giorni festivi, per evitare inutili affollamenti che rovinerebbero il valore di una simile interessantissima iniziativa.
Per riscoprire il poetico mondo di Fabrizio De Andé ricordiamo gli orari della mostra: da martedì a domenica dalle 9.00 alle 19.00. L’ingresso è consentito fino alle 18. Chiuso il lunedì e sabato 1 maggio.
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