Il mondo in bianco e nero- parte I

Evidentemente non si deve essere ancora spenta in me l’eco del mio recente soggiorno veneziano, se  ho scelto questa foto per aprire il post di oggi: una Laguna in chiaro scuro, tanto affascinante quanto tenebrosa, scenografia ideale per un noir anni’40. Ma Venezia è solo il punto di partenza per un nuovo viaggio alla scoperta di prospettive inedite di paesaggi  urbani e rurali, tutti esaltati dall’obiettivo fotografico di Michael Kenna. L’artista britannico, col suo gioco di velate sfumature e forti contrasti, ci svela un mondo dove il bianco e nero evoca atmosfere rarefatte piene di un silenzio che purtroppo stiamo perdendo.

Dell’abbagliante bellezza degli scatti di Micheal Kenna avevo già sentito parlare durante l’estate, quando la città di Reggio Emilia gli aveva dedicato una retrospettiva ospitata nella storica sede di Palazzo Magnani. Un percorso antologico che riassume oltre trent’anni di intensa attività, dove ad essere immortalati in un rigoroso bianco e nero sono in primo luogo i paesaggi, frutto di tante esperienze di viaggio in giro per il mondo.

Nato a Widnes, Lancashire (Inghilterra) nel 1953, Kenna nei sioi giovanili anni di formazione sogna dapprima di dedicarsi alla pittura, ma una volta scoperto il mondo della fotografia, non se ne separa più. Alla fine degli anni Settanta si trasferisce negli Stati Uniti, dove ha modo di dare sfogo al suo notevole talento per l’obbiettivo fotografico.

Attualmente Michael Kenna vive e lavora a Seattle, dopo aver viaggiato per mezzo mondo alla ricerca di linee che si incrociano in un rigoroso gioco di geometrie. La ricerca maniacale di luci, tra nebbie e fumi, l’ha portato da New York a Praga, da Parigi a Venezia, passando per l’Isola di Pasqua, Shanghai, Hong Kong, Dubai, Rio de Janeiro e San Pietroburgo.

Tra viaggi di piacere e su commissione, il trait d’union è sempre lo stesso: più che alla descrizione accurata di un luogo, Michael Kenna sembra interessato a cogliere le linee che lo spazio dischiude davanti a noi, e a suscitare in chi guarda una riflessione profonda e personale.

Quello che ci propone Kenna è una sorta di viaggio dell’anima, un cammino introspettivo dove a parlare più che tante parole è lo splendido silenzio di mille immagini.
Nei prossimi giorni torneremo a sfogliare l’opera fotografica di quello che è considerato uno dei maestri internazionali della fotografia di paesaggio.