La Belle Epoque rivive nella Capitale

Se c’è una capitale europea nella seconda metà dell’Ottocento che non ha rivali in fatto di vivacità culturale, tra gli innumerevoli caffè frequentati da artisti e intellettuali, i boulevards, gli ateliers e i teatri, quella è Parigi.

La “Belle Epoque”, un’epoca irripetibile dove la cultura raggiunge un po’ tutte le classi sociali, fa capolino soprattutto nella Ville Lumière, nella quale sul finire del secolo  convivono in armonia le più diverse realtà artistiche. Ecco che si spiega dunque il perché di tanti artisti Italiani che si ritrovano nella città francese, attirati dall’irresistibile modernità e dal senso di benessere che emana Parigi, come nessun altro posto centro nevralgico della rivoluzione industriale e sociale. A tal proposito consigliamo caldamente  di vedere una mostra attualmente in allestimento a Roma, “Boldini e gli italiani a Parigi tra realtà e impressione”, interessantissima retrospettiva dedicata proprio ai tanti artisti di spicco di Casa Nostra che hanno soggiornato nella capitale francese sul finire dell’800.

Parigi rappresenta  la meta ideale per intellettuali e non sul finire del XIX secolo: con il boom dei giornali, la libertà d’opinione, lo sviluppo delle scienze e dei mezzi di trasporto, insomma, una vera e propria fucina all’insegna del progresso.

Giovanni Boldini, Telemaco Signorini, Vittorio Corcos, Antonio Mancini Serafino De Tivoli sono solo alcuni dei nomi prestigiosi che firmano  i capolavori in prestito da collezioni private e da musei celebri quali la Galleria d’arte Moderna di Palazzo Pitti di Firenze e il Musée d’Orsay di Parigi.

Per rivivere il nostalgico fascino della Belle Epoque c’è però tempo fino al 14 marzo, per cui affrettatevi!

Come sempre ricordiamo gli orari della mostra: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 20. Chiuso il lunedì.