Lo zoo di legno

Tutti in Pennsylvania! Si è proprio lì, vicino alla Allegheny National Forest, che da sfogo a tutta la sua creatività l’artista statunitense Randall D. Boni. Ma niente pennello o scalpello, Boni si serve di una semplice motosega per scolpire una incredibile galleria di animali, partendo da tronchi di alberi morenti o destinati ad essere abbattuti.

Le particolari opere di Randall Boni comportano tre fasi fondamentali. In primo luogo, Boni taglia i grossi pezzi di legno in modo da ottenere la forma generale della scultura. Successivamente vengono definiti i muscoli e le fattezze dell’animale. Infine, si aggiunge il dettaglio del soggetto, quel particolare che fa la differenza, come una pinna, una pelliccia o una piuma.

In un contesto da favola, dove la flora e la fauna selvatica la fanno da padrone, vive e lavora Boni, che ha saputo trasferire l’amore e il rispetto per la natura nella sua arte, dove i soggetti non potevano non essere cervi, falchi, orsi e tutti gli animali della foresta in cui Randall Boni è nato e cresciuto.

Una nota curiosa… Randall Boni e suo fratello gemello sono nati con una forma ereditaria di cataratta. Lo stato di cecità ha fatto sviluppare in Boni l’utilizzo delle mani: modellando la creta o intagliando le saponette, già in età giovanile, Randall Boni mostrava molto bene quella che sarebbe stata la sua strada. Un intervento chirurgico agli occhi a poco più di trent’anni d’età ha permesso poi all’artigiano di apprezzare per la prima volta il dono unico che è la vista.

“Se un albero sta morendo e deve essere abbattuto, cerco di preservarlo nel ricordo con una mia scultura”. Questo ha dichiarato più volte Randall Boni, e come dargli torto? Le sue opere sono diventate molto presto famose e apprezzate. Non male, per un artigiano che ai soldi proprio non ci pensa e che invece spera solo di lavorare il più a lungo possibile. Glielo auguriamo anche noi!