Fino al 30 giugno oltre a una trentina di opere storiche raccontano Mario Schifano e la sua pittura nella retrospettiva della galleria Sangallo Art Station di Firenze. Artista fra i più geniali, originali, trasgressivi e individualisti del secondo dopoguerra, Schifano è presentato accanto ad alcuni lavori di Tano Festa e Franco Angeli, amici, complici e compagni di una strada di rivisitazione e ripensamento della pittura che trova nella Roma degli anni sessanta e settanta uno dei suoi centri più imprevisti ma anche dei più interessanti.
La mostra, a cura di Martina Corgonati, comprende quadri degli anni ’60 e ’70, fra cui alcuni Inventari, i Futurismi rivisitati, le insegne della Esso, ma anche alcune grandi Coca-Cole, Oasi e Paesaggi anemici ma non troppo, che completano l’itinerario nella ricerca artistica di Schifano in quel periodo di crisi personale (in quella fase sono numerosi gli arresti per uso di stupefacenti e possesso di oppiacei) ma anche di importante e solitaria riflessione sulla nuova cultura dell’immagine nata dalla televisione e destinata a stravolgere definitivamente la sensibilità complessiva di un’epoca.E ancora le tele incorniciate in una teca di plexiglas, surrogato di un vero televisore. Uno dei pezzi più importanti è un monocromo nero-giallo degli anni ’60.
Mario Schifano era nato a Homs, in Libia il 20 settembre del 1934 ed è morto per una crisi cardiaca a Roma il 26 gennaio del 1998. E’ considerato uno dei più importanti, trasgressivi ed originali artisti italiani, nume tutelare della Pop italiana e uno dei pochissimi interpreti del moderno capace di trasformare la pittura in interprete d’eccezione della civiltà dell’immagine mediatica e tecnologica e non il contrario.
In mostra nella Project Room della Galleria Sangallo Art Station anche la prima mostra personale di un giovane fotografo fiorentino, Marco Russo. La mostra, dal titolo ‘Impre-visti’, comprende 28 fotografie inedite realizzate nell’ultimo anno.
Orario: 09:30-13:30/15-19.
Potrebbe interessarti
Maggio Musicale Fiorentino 2010
E’ stato inaugurato lo scorso 20 aprile il Maggio Musicale Fiorentino, edizione 2010. Torna nel capoluogo toscano la’appuntamneto con la grande musica, per due mesi (l’evento chiuderà i battenti il prossimo 22 giugno) di spettacoli tutti davvero imperdibili. Suggestioni d’Oriente per il 73° Maggio Musicale Fiorentino, multietnico, dedicato all’esotico in musica da Mozart alla contemporaneità e intitolato “Verso Oriente”
Irene Grandi in concerto
Era dal 2000 che non calcava la scena sul palco dell’Ariston. Ora Irene Grandi è tornata a Sanremo, per presentare al grande pubblico “La cometa di Halley”, canzone trainante della sua ultima fatica discografica, “Alle porte del sogno”, finalmente dopo 5 anni una raccolta di brani inediti. Anche se la canzone scritta in collaborazione con la amatissima band dei Baustelle non ha vinto (il gruppo capitanato da Francesco Bianconi aveva scritto per lei in precedenza l’hit “Bruci la città”), il successo è stato immediato, ed ora Irene è pronta a fare la gioia dei suoi tantissimi fans cantando in giro per l’Italia per un breve e intenso tour nei teatri dello Stivale.
Viva Fiorenza
Dallo Scoppio del Carro a Pasqua, alla Fiorita, per ricordare Girolamo Savonarola, dal Trofeo Marzocco (gara storica fiorentina tra gruppi di sbandieratori e musici), al Calcio Storico Fiorentino e a Bacco Artigiano per l’offerta del vino alla Signoria fiorentina da parte del contado della Val di Sieve: sono tante e belle le feste da non perdere nel calendario annuale degli appuntamenti che contano in quel di Firenze. Ora quasi tutte queste occasioni sono state virtualmente riunite grazie alla bella iniziativa “Viva Fiorenza”, una rassegna fotografica firmata dal fiorentino Oriano Brunetti, che oltre ad aver immortalato gli scorci più caratteristici del capoluogo toscano ha voluto anche rendere omaggio alla grande tradizione di iniziative folkloristiche della città..
Lungo il Nilo, mostra a Pisa
Più di 200 reperti egiziani, disegni e manoscritti, provenienti dalle collezioni della Biblioteca Universitaria di Pisa, dal Museo Egizio di Firenze, dalle Collezioni Egittologiche dell’Ateneo pisano, dal Museo dell’Opera Primaziale Pisana e dal Museo Botanico di Pisa, ripercorrono la vicenda dell’archeologo pisano e della campagna di ricerca svolta con Jean-François Champollion, tra Alessandria e Abu Simbel. Per tre mesi il fascino dell’antico Egitto vivrà nelle sale di Palazzo Blu, sul lungarno di Pisa.Dal 28 aprile al 25 luglio 2010, si terrà la mostra LUNGO IL NILO che racconterà la vicenda dell’archeologo pisano Ippolito Rosellini (1800-1843). L’esposizione, curata da Marilina Betrò, professore di Egittologia all’Università di Pisa, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, col patrocinio del Comune di Pisa e dell’Università di Pisa, prodotta da Giunti arte mostre musei, in collaborazione con Coop, SAT – Pisa International Airport, presenterà più di 200 pezzi tra reperti egizi, disegni e manoscritti – conservati nelle collezioni della Biblioteca Universitaria di Pisa, dal Museo Egizio di Firenze, dalle Collezioni Egittologiche dell’Ateneo pisano, dal Museo dell’Opera Primaziale Pisana e dal Museo Botanico di Pisa – scelti tra quanto di più bello e significativo Rosellini riportò in Italia, a seguito della Spedizione Franco-Toscana del 1828-1829
Virtù d’Amore, pittura nuziale nel Quattrocento Fiorentino
A Firenze prosegue con successo il programma “Firenze 2010- un anno d’arte”, con una mostra davvero interessante: “Virtù d’amore – Pittura Nuziale nel Quattrocento Fiorentino”.
Pasqua a Siena 2010
“Fiori rosa, fiori di pesco…” cantava così il mai dimenticato Lucio Battisti. Ed immediatamente vengono in mente la primavera e tutto il risveglio della natura in quella che forse è la stagione più bella.
Bronzino artista e poeta
Può suonare decisamente strano, eppure quella che dallo scorso 24 settembre è ospitata a Palazzo Strozzi di Firenze è la prima mostra monografica dedicata a Agnolo di Cosimo Tori, meglio conosciuto come il Bronzino (1502-1772). Eppure stiamo parlando di colui che è considerato uno dei più importanti pittori del Cinquecento, una delle massime punte d’arte che si sia mai vista alla corte della famiglia dei Medici. Non poteva pertanto che essere Firenze la città italiana ideale per rendergli finalmente il doveroso tributo, dopo l’omaggio “Drawings of Bronzino” che la primavera scorsa aveva allestito niente di meno che il Metropolitan Museum di New York