Negli ultimi anni anche nello Stivale sta prendendo piede la tendenza di passare il “Natale con i tuoi”, ma anche.. dove vuoi! Perchè restare chiusi barricati in casa quando si può organizzare una bella vacanza tutti insieme, magari in qualche bella capitale europea? A Barcellona per esempio, il Natale è tutto speciale in quanto le radicate tradizioni popolari catalane si fondono a meraviglia con il più profondo spirito natalizio. Scopriamo insieme perchè. Bon Nadal a Barcelona!
Barcellona è tra le destinazioni turistiche più apprezzate, anche in virtù di un clima mediterraneo che di certo invoglia, pure in inverno: magari non si va in spiaggia né si sta in maniche corte, ma considerando che qui l’ultima spolverata di neve risale al 2004 e che ora come ora il resto dell’Europa sta per essere invasa da un’ondata di gelo record, ci si può “accontentare”.. sempre che non siate fanatici del “Bianco Natale” ormai stampato in maniera indelebile nell’immaginario collettivo!
A Barcellona si entra ufficialmente in clima natalizio il primo giorno del mese di dicembre, quando ritorna la Feria de Santa Lucia, quella che è la festa più antica in città (con il 2010 siamo all’edizione n.224!): evidentemente anche qui è destinato a non conoscere tramonto il classico Mercatino di Natale, fatto di bancarelle e stand che espongono oggetti di artigianato e gastronomia locale. La Feria di Santa Lucia si svolge fino al giorno della Vigilia di Natale nella zona di Plaça de la Seu, Plaça Nova, e Plaça de la Catedral.
Il 2 dicembre invece è la volta dell’encendido de luces. L’accensione delle luci natalizie, nel rispecchiare il sempre più diffuso costume di essere tutte a basso consumo energetico per limitare l’impatto sull’ambiente, quest’anno saranno addirittura il 15% in più rispetto al 2009: questo spiega l’elevato costo dell’operazione (circa due milioni di euro!), che comunque ha il merito di attirare tantissimi turisti intenzionati a respirare pieni polmoni il clima natalizio per i circa 60 km illuminati della metropoli catalana, alcuni per la prima volta anche a tema, come è il caso della Avenida del Paral·lel che si ispira al Music Hall, mentre il mondo della pesca caratterizza, in quanto elemento storico del quartiere, la Barceloneta. Di fatto sono comunque 20 grandi stelle traslucide ad illuminare fino al 6 gennaio i luoghi più rinomati del centro di Barcellona, mentre le luci dell’anno scorso sono state riutilizzate per addobbare i mercati municipali.
A proposito, tra i mercatini natalizi che in questo periodo imperversano, da segnalare in primis la Fira de Nadal de la Sagrada Familia, allestita fino al 23 dicembre nella piazza dove sorge il monumento/capolavoro di Gaudì. Dagli anni Sessanta a oggi la manifestazione è cresciuta sempre più, tanto che ora ci sono circa 120 stand dove è tutto un trionfo di decorazioni per alberi e presepi e oggetti folkloristici, come il vischio (muérdago), il Tìo de Nadal (il famoso “ceppo” pieno di regali amatissimo dai bambini), e gli immancabili caganers, le popolarissime statuine di porcellana che raffigurano contadini catalani (ma sempre di più anche personaggi famosi) impegnati a… va bene, avete capito! Dicono che portino fortuna, e per questo motivo li trovate in qualsiasi presepe di Barcellona e dintorni!
Dato che ogni quartiere ha la sua Fiera, lo spettacolo del Natale a Barcellona è ancora più vario e suggestivo. Se vi capita, potete divertirvi a vedere il Mercatino Natalizio della Gran Via, la Fira de Joves Creadors (avinguda Diagonal con Gandesa), la Fira de Poble-sec e quella di Plaça de Sants, quartiere nel quale si svolge anche la bella Fira d’Artesans de Sants. Merita più di un’occhiata poi, nei pressi del porto, lo storico mercatino dell’antiquariato.
Passeggiando per la Rambla de Sant Josep vi imbatterete invece in squisiti prodotti di enogastronomia. Per rimanere in argomento, vi vogliamo far venire l’acquolina in bocca, informandovi che le specialità culinarie del tipico menù natalizio di Barcellona sono “Escudella i carn d’olla”, uno stufato a base di una salsiccia speziata (botifarra) e vegetali, e i cannelloni fatti in casa, generalmente accompagnati da vino frizzante cava e frutta secca. Per finire ci sono i dolci tradizionali (galets) e dei buonissimi biscotti di zucchero, cannella e mandorle chiamati polvorones. Dopo cena tradizione vuole che si vada tutti a mezzanotte alla Messa del Gallo, così denominata poichè si pensa che il gallo sia stato il primo a “notificare” la nascita di Gesù. La gioia per i più piccoli è di scoprire la mattina dopo sotto l’albero i doni portati da Babbo Natale, anzi, da Para Nadal.
Per il 25 dicembre e il 26, San Esteban, mentre i negozi sono chiusi ( i musei solo il giorno di Natale), la maggior parte dei ristoranti in città rimane aperta, per cui vi potrete sbizzarrire a testare di persona quanto vi abbiamo sopra descritto. Scegliete dove soggiornare tra i b&b gli hotel a Barcellona sul sito di Alberghi Barcellona, e per dirlo alla “catalana”… Bon Nadal!
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