Se vi procura immensa soddisfazione pronunciare “Scacco matto!” di fronte ad un avversario che da ore si sta lambiccando il cervello di fronte a voi tra alfieri, re e regine, se insomma il gioco degli scacchi da sempre è nel vostro DNA, allora non potete in alcun modo lasciarvi sfuggire la mostra che celebra l’antichissimo passatempo sottolineandone, dalle origini ai giorni nostri, il grande rilievo politico, sociale e artistico. Verrà inaugurata tra pochi giorni (il prossimo 27 marzo) in quel di Cecina (Livorno).Vediamo vediamo: bianchi o neri?
Fino al 9 maggio, nella sala Esposizioni della Fondazione Culturale Hermann Geiger di Cecina sarà possibile ammirare quella è da considerare la prima esposizione in Italia dedicata al “nobil giuoco”. Scacchi giganti, scacchiere virtuali o in prezioso alabastro di Volterra. L’esposizione è stata ideata e curata dal direttore artistico della Fondazione, Vittorio Riguzzi, e ha come tema l’importanza e il valore culturali del gioco degli scacchi dalle origini ai nostri giorni. Un “passatempo” antichissimo che nel corso dei secoli ha conosciuto fortune alterne, appassionando le più grandi menti dell’umanità tra artisti, scienziati, politici e protagonisti di ogni campo del sapere.
La funzione degli scacchi nella storia non è stata solo di svago e ricreazione, ma ha avuto grande rilievo politico e sociale, ha deciso di guerre e di costumi, è stato terreno di confronto fra legislatori e capi di stato, ha indirizzato le sorti di grandi antagonismi nazionali dal mondo antico fino alla Guerra Fredda. I suoi protagonisti sono state spesso persone semplici eppure tutt’altro che comuni, intelligenze rigorose e personalità complesse, come quella di Duchamp e di Kasparov, di Benjamin Franklin e di Bobby Fischer, solo per fare alcuni esempi. L’obiettivo di questa mostra è quindi quello di far comprendere al pubblico che la scacchiera e i suoi pezzi sono una nuova esperienza intellettuale e conoscitiva da non perdere.
Il percorso espositivo illustra in modo semplice ma esaustivo le regole fondamentali del gioco e come gli scacchi hanno influenzato la nostra cultura, la storia e le arti. Saranno quindi esposte scacchiere e scacchi di ogni tipo e forma. Sarà inoltre possibile giocare una partita con scacchi giganti e sfidare l’intelligenza artificiale del più potente programma di gioco per computer e consolle, Deep Fritz, il software che ha sconfitto l’ex campione del mondo Kramnik nel 2006 (”evoluzione” di quel Deep Blue che a sua volta sconfisse Kasparov nel ’97). Una sezione della mostra racconterà i grandi match, come la “sfida del secolo” Fischer-Spassky con l’esposizione di documenti e materiale fotografico.
Non mancheranno neppure gli aneddoti e le curiosità. In una sezione sarà anche esposta una preziosa raccolta ottocentesca di scacchiere e scacchi in alabastro proveniente dalla collezione “Leonardo Giglioli” della famiglia Bessi di Volterra con relative informazioni sull’estrazione dell’alabastro e la sua lavorazione. In più nell’aula didattica sono previste divertenti e istruttive proiezioni di documentari e altri materiali audiovisivi tra cui lezioni di gioco, film e documentari. Un’attenzione particolare, infine, è stata riposta all’ordine geometrico degli allestimenti, per rispecchiare il valore logico-matematico di questo esercizio per la mente, in un gioco di proporzioni contenente un enigma scacchistico, un algoritmo … che tutti sono invitati a scoprire!
Alcune illustrazioni di Escher, artista celebre per i suoi disegni prospettici e matematici, accompagnano il visitatore, insieme con una selezione di aforismi sugli scacchi di autori vari, per un tipo di saggezza che si presta tanto allo spirito del gioco quanto alla filosofia di vita.In collaborazione con il Circolo scacchistico di Cecina, nella sala espositiva sarà presente, tutti i giorni di apertura della mostra, un giocatore esperto disponibile per insegnare i primi rudimenti del gioco. Sarà inoltre organizzato un torneo a cui tutti potranno iscriversi. Sabato 17 aprile, alle 18, è confermata la presenza del primo grande maestro italiano, Sergio Mariotti, che si esibirà in una simultanea.
Orario di apertura: da martedì a domenica dalle 16 alle 20. Chiuso il lunedì.
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