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Il festival degli spiriti Nat in Birmania / Myanmar | Trip'N'Blog

Il festival degli spiriti Nat in Birmania / Myanmar

Festa degli spiriti Nats
Categoria: Archivio DA VEDERE Viaggi di Avventura
Tag: #Birmania #Myanmar #Nat
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La Birmania (attualmente denominata Myanmar) è un luogo di antiche e coinvolgenti tradizioni. Il popolo birmano adorava gli spiriti – i Nat – da ben prima della diffusione del buddismo e ancora oggi sopravvivono alcune tradizioni e credenze legate a queste entità. Nonostante il culto degli spiriti non sia largamente diffuso tra i più giovani, infatti, alcuni anziani maestri o sciamani, chiamati saya, vengono tuttora ritenuti dei tramiti in grado di comunicare con il mondo degli spiriti, tramite speciali riti di divinazione. Del resto non è raro, che alcuni comportamenti sociali (come l’emarginazione o l’imbarazzo) vengano attribuiti all’influenza nefasta di uno spirito adirato o malevolo. Gli spiriti sono ritenuti in grado di perseguitare e perfino possedere gli individui, che agendo sotto il loro influsso, causano disonore e sciagure a se stessi.

Per questo in Birmania è importante propiziare i Nat, rendere loro omaggio e, soprattutto, intrattenerli e divertirli. Per questo, le occasioni più spettacolari per entrare in contatto con gli spiriti, sono sicuramente i nat pwe, le celebri feste degli spiriti, che si celebrano durante tutto l’anno in momenti particolari del calendario, come le notti di plenilunio. Viaggiare in Birmania durante una di queste festività significa immergersi in una girandola di danze ed eventi musicali, orchestrati allo scopo di condurre gli spiriti nei luoghi prescelti e tentare di ingraziarli. La musica birmana è quasi interamente incentrata a questo scopo: si dice che gli spiriti amino particolarmente i suoni forti e i ritmi intensi.

Per questo motivo, durante i festival a loro dedicati, vengono suonati strumenti rumorosi, come gong e tamburi, con foga e allegria, producendo sonorità inedite e del tutto particolari, per un orecchio abituato alle melodie occidentali. Un tempo, queste festività si accompagnavano ad abbondanti sacrifici animali e a riti di possessione. Oggi i sacrifici sono proibiti, ma l’ebbrezza provocata dall’alcol e dalla musica durante i nat pwe rendono tuttora assai frequenti i casi di possessione, tra i Birmani, secondo logiche non dissimili da quelle della celebre Taranta, raccontata dall’antropologo De Martino.

La pagoda di Shwendagon durante il festival degli spiriti Nats

La pagoda di Shwendagon durante il festival degli spiriti Nats

I nat vengono spesso rappresentati tramite statue o pupazzi, spesso mossi da fili. In Birmania il teatro dei burattini è un’arte antichissima e i burattinai godono spesso di grande considerazione. La loro dotazione prevede solitamente almeno una trentina di marionette: alcune delle più complesse possono essere rette da oltre cinquanta fili differenti, posti anche sulle labbra e sulle sopracciglia. Sempre più di frequente, oggi, le rappresentazioni dei burattini vengono spesso proposte a beneficio dei turisti in spettacoli avvincenti e coreografati.

Publicato: 15/11/2014Da: tripnblog

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